Concerto
Manifesto
Il concerto-manifesto per la Palestina è un appello collettivo che, attraverso la musica, la parola, l’arte e l’immagine, rivendica la cultura come spazio di resistenza e di presa di coscienza, collegando la realtà della Palestina alle grandi lotte del nostro tempo.
È un appello ad agire, a metterci il corpo e a prendere posizione; a non dimenticare né tacere; e a ribadire, ancora una volta, che in Palestina è in gioco il futuro dell’umanità.
Con le esibizioni di:
Amaia
Ana Tijoux
Bad Gyal
Fermin Muguruza
La Zowi
Lina Makoul
Morad
Mushka
Guillem Gisbert
Oques Grasses
Osprey V
Sol Band
Tinariwen
Yerai Cortes
Xavi Sarria
Salma Alhakim
Zaho de Sagazan
Zeyne
Con la collaborazione di:
Lluís Llach
Gemma Humet
Alguer Miquel
Con la partecipazione di:
Kayed HammadLa Fura dels BausPep GuardiolaEduard FernándezCor Al-BaladGuim TióLydia OurahmaneMohamed Bitari
Ovidi Cor Gran
Anna MiraFeliu VenturaGinestàLa MariaOvidi 4Pinan 450FSalma AlhakimSandra MonfortSergi CarbonellSvetlanaXavi Sarrià
COLONNA SONORA E FX CURATI DA
John Talabot
E altro ancora...
UN APPELLO GLOBALE
DA BARCELLONA
Barcellona è stata storicamente un epicentro globale di mobilitazione per la pace, la solidarietà internazionale e la difesa dei diritti collettivi. Dall’organizzazione di quartiere e dai movimenti operai fino alle grandi mobilitazioni internazionali — dalla Bosnia e Sarajevo al “No alla guerra” in Iraq, passando per la mobilitazione Volem Acollir — la città ha coltivato una cultura di attivismo sociale profondamente radicata.
Pochi mesi fa, la Global Sumud Flotilla, con membri provenienti da 44 paesi, è salpata dalla città.
ACTxPalestine è una naturale continuazione di questo patrimonio internazionale.
LA CULTURA
COME STRUMENTO DI
RESILIENZA
L’apartheid, le occupazioni, la violenza sistematica, i sistemi di sorveglianza permanente o, nella loro forma più estrema, un genocidio, hanno come obiettivo non solo l’eliminazione delle vite, ma anche la cancellazione della memoria, dell’identità e della cultura collettiva di un popolo. Di fronte a ciò, la difesa, il sostegno e la promozione della cultura diventano uno strumento essenziale di resistenza: un modo concreto per dare senso all’idea che la cultura ci salva.
È con questa convinzione che i proventi di questo concerto saranno destinati a sostenere diversi spazi culturali in tutta la Palestina.
Questa azione sarà canalizzata attraverso la Palestinian Performing Arts Network (PPAN) e vari centri culturali indipendenti, garantendo che le risorse raggiungano direttamente i progetti e i collettivi, riducendo al minimo l’intermediazione. L’intero processo sarà sottoposto a una revisione contabile esterna e indipendente per garantire la trasparenza e la tracciabilità dei contributi.
Sostieni tramite la FILA zero
Se non puoi partecipare al concerto-manifesto ma desideri comunque sostenere l’iniziativa, puoi fare una donazione tramite la fila zero.
ActxPalestine